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Come coltivare ramolaccio selvatico

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Come coltivare il ramolaccio selvatico? Parliamo di una tipologia di rafano/ ravanello selvatico nella molto utilizzato nella cucina tradizionale grazie alla sua capacità di nascere spontaneo. Ecco come coltivarlo per consumarlo in qualsiasi momento.

Come coltivare ramolaccio selvatico

La prima cosa da ricordare è che ramolaccio è una pianta commestibile sfruttabile in ogni sua parte. Spesso le sue foglie vengono cotte e consumate insieme a verdure come la cicoria e la borragine: anche la radice è altrettanto fantastica per poter essere usata in cucina, cruda in insalata. Non molte persone conoscono questa erba e quanto utile possa divenire in cucina: di certo averne l’opportunità di inserirla insieme alle altre erbe coltivate in vaso o nel proprio orto è un’occasione da cogliere.

La coltivazione del ramolaccio è possibile tutto l’anno, sia in vaso che in piena terra. Questo perché è un esemplare capace di adattarsi praticamente a qualsiasi tipo di temperatura, anche se d’estate è consigliato tenere la pianta a mezz’ombra in modo tale da non sottoporla a calore eccessivo. E’ importante soprattutto se le temperature salgono eccessivamente. Fortuna vuole che qualsiasi tipologia di terreno vada bene per il suo sviluppo: è una pianta rustica che necessita semplicemente che lo stesso sia ben drenato e se possibilmente non argilloso.  Se si vuole dare una piccola spinta al ramolaccio basta aggiungere un po’ di compost mescolato nel terreno: esso consente di ottenere il massimo dal suo raccolto dando una spinta in più alla pianta. Per il resto la manutenzione è davvero facile: basta annaffiare quando il terreno si asciuga e semplicemente attendere che cresca.

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