In alcune città sono iniziati da queste mattina, in altre cominceranno domani o mercoledì (vedi Roma), ma in ogni caso ci siamo: è arrivato il momento della verità per migliaia e migliaia di studenti, che in questi giorni si troveranno ad affrontare l’ultima prova della maturità, il tanto temuto esame orale.
Se non avete aperto libro nel corso dell’anno, è inutile che cerchiate nella grande rete un sistema per imparare tutto in una notte, ma se non partite proprio da zero e volete fare bella figura di fronte alla commissione, leggete pure quanto segue e capirete come affrontare al meglio la prova più dura.
La prima regola da tenere a mente (se proprio non avete la sfortuna di essere i primi della lista) è quella di seguire qualche esame precedente al vostro. Il motivo? Semplice! In questo modo avrete l’opportunità di inquadrare i professori per rendervi conto del loro comportamento nel corso dell’esame (se è disponibile o meno, se fa solo domande sulla tesina, se chiede sempre le stesse cose…).
Imparare bene un argomento per ogni materia è poi di fondamentale importanza e può tornare utile nel caso ci si emozioni troppo e si debba ricorrere all’astuzia pur di uscire da una situazione complicata. Meglio cominciare dalla materia preferita per fare buona impressione sulla commissione, per poi passare magari a quelle in cui si è meno ferrati e concludere con un paio di materie in cui si è raggiunta la sufficienza piena.
Sarebbe bene poi usare un linguaggio chiaro e fluido evitando intercalari tipici dei giovani, come il “cioè” ad esempio, ed ammettendo senza vergogna la mancata conoscenza di un argomento. Preferire il “non mi sovviene” al “non lo so” o al “non mi ricordo”, nel caso venga richiesta una questione specifica.
Evitare per quanto possibile gli atteggiamenti strafottenti o indisponenti e – per quanto possibile – cercare di mantenere il sorriso anche di fronte ad una risposta sbagliata. In quanto all’abbigliamento, abbiamo già dato delle indicazioni in questo senso, ricordando soprattutto che l’esame non è una festa in spiaggia né una serata in discoteca.
E allora, forza ragazzi!