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Come depositare un brevetto

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Come depositare un brevetto

Italiani, popolo di santi, navigatori, poeti e… inventori! Ebbene si, da sempre noi italiani ci distinguiamo nel mondo per l’arte del creare e sono in molti che si sono arricchiti per aver inventato questo o quell’altro marchingegno, a volte complicato, a volte così semplice che nessuno prima ci aveva pensato.

E chissà quanti di voi avranno in casa delle vere rivoluzioni tecnologiche, pur non sapendo come fare per trarne il giusto vantaggio. Beh, prima di tutto occorre brevettare l’invenzione, in modo che la nostra idea non possa essere copiata. Come fare?

Seguiteci nella lettura e vi spiegheremo passo passo come ottenere un brevetto del vostro oggetto, in modo che negli anni a venire possiate realmente guadagnare dalla vostra invenzione.

Cominciamo col dire che l’invenzione deve essere davvero originale e quindi non deve essere basata su oggetti già esistenti. Inoltre è di fondamentale importanza che questa possa essere riprodotta industrialmente, per farne poi un oggetto in serie.

Se la vostra invenzione risponde a tali requisiti, potete inoltrare una domanda da depositare presso uno degli Uffici Provinciali dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato (U.P.I.C.A.) o da inviare con raccomandata A/R all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi – via Molise, 19 – 00187 Roma.

Insieme alla domanda dovrete inviare una breve descrizione dell’oggetto da voi inventato, con caratteristiche tecniche e modalità di funzionamento, in modo che i tecnici dell’Ufficio Brevetti possano realizzare l’oggetto stesso seguendo la descrizione. Inoltre viene richiesta l’illustrazione dell’oggetto tramite disegni, così da permettere ai tecnici la comprensione dell’insieme.

A questo punto non vi resta che attendere la risposta dell’Ufficio Brevetti, che deciderà se la vostra invenzione risponde veramente ai criteri di originalità e di produttività in serie, dandovi poi l’assenso per lo sfruttamento economico dell’idea per una durata di 20 anni.

Insomma, la procedura non è proprio così semplice, ma se avete la vena da inventore, perché non sfruttarla per guadagnarci qualcosa?

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