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Come diventare guardia giurata

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Come diventare guardia giurata

Quello della guardia giurata è un mestiere che ha sempre prodotto un certo fascino tra i giovani, considerando che consente di tutelare i beni mobili ed immobili pur non facendo parte di corpi militari. Non trascurabile, poi, è la possibilità di portare con sé una pistola nell’esercizio della professione, la qual cosa rende ancor più affascinante il lavoro.

In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, sono molti i soggetti che hanno ripiegato sulla professione di guardia giurata, essendo la richiesta di mercato molto vasta a tutti i livelli.

Ma come si fa a diventare guardia giurata? Ci sono degli enti che organizzano corsi, al fine di avviare i ragazzi alla professione, ma in linea di massima non occorrono dei requisiti particolari, né tantomeno il classico pezzo di carta.

E’ necessario tuttavia entrare nell’orbita di qualche istituto di vigilanza (ce ne sono molti sul territorio nazionale che cercano continuamente nuove leve). Una volta entrati a far parte di un ente che si occupa di vigilanza e sicurezza, occorre poi avere il permesso di operare a difesa dei beni mobili ed immobili. Occorre quindi inviare una domanda in carta da bollo alla Prefettura, con tanto di dati anagrafici, firmata poi dal titolare dell’istituto di vigilanza presso il quale si vuole prestare servizio.

Insieme alla domanda bisogna inviare due foto formato tessera (una autenticata), il certificato di residenza, lo stato di famiglia ed il certificato medico rilasciato dalla ASL di appartenenza (i documenti devono essere tutti in bollo).

Finita qui? Purtroppo no, perché occorre inviare anche un documento che certifichi il superamento di un corso teorico-pratico di tiro a segno, nonché le ricevute del versamento della Tassa di Concessione Governativa e quello relativo alla Tesoreria Provinciale dello Stato.

L’ultimo passo da compiere è quello relativo al porto d’armi, la cui richiesta dovrà essere presentata presso una Stazione di Polizia, un Comando dei Carabinieri o presso la Prefettura della propria zona.

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