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Come scegliere il mutuo giusto

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Come scegliere il mutuo giusto

Non tutti possono permettersi il lusso di comperare una casa (un’auto, un terreno…) in contanti e sono anzi sempre più quelli che si orientano verso la richiesta di un mutuo, una soluzione purtroppo necessaria se si vogliono avere soldi a sufficienza per entrare in possesso del bene di consumo desiderato.

Della richiesta del mutuo vera e propria ci occuperemo in un capitolo successivo, mentre in questa sede ci interessa il passo precedente alla richiesta, vale a dire quello che riguarda la scelta del mutuo più adatto alle proprie esigenze.

Eh sì, perché è facile dire mutuo, ma il difficile arriva quando ci si ritrova di fronte ad un impiegato di banca che ci domanda che genere di mutuo vogliamo stipulare. E allora ecco come scegliere il mutuo giusto nella giungla delle varie offerte che ci vengono propinate.

Il mutuo di gran lunga più gettonato è quello a tasso fisso, quello cioè che non presenterà sorprese nel corso del rapporto con la banca. La rata è fissa, così come la durata, ma lo svantaggio sta nei costi, generalmente più alti rispetto ad altre soluzioni.

Meno costoso in termini di interessi è invece il mutuo a tasso variabile, basato su un tasso di riferimento chiamato Euribor (EURo Inter Bank Offered Rate), il quale altro non è che un indicatore del costo del denaro a breve termine. Può dunque succedere che nel corso del rapporto con la banca il tasso di interesse scenda rispetto alle previsioni (facendovi quindi risparmiare dei soldi), ma può anche succedere che il tasso aumenti con conseguente aumento degli interessi da versare.

C’è poi il mutuo a tasso misto, con i primi anni caratterizzati da rate fisse ed il restante importo da versare con la formula del mutuo variabile. Il vantaggio in questo caso è che l’eventuale innalzamento del tasso d’interesse riguarderebbe solo una parte del capitale da rimborsare.

Tra le tante soluzioni proposte c’è poi il mutuo a rimborso variabile, scelto solitamente dai liberi professionisti, che possono decidere l’importo della rata da versare in base alle proprie entrate. Il vantaggio sta nella libertà di scelta, ma occhio ai tempi, perché con il passare degli anni si potrebbero pagare interessi astronomici proprio in virtù dei ritardi nei pagamenti.

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