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Come togliere lo smalto semipermanente

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Il problema dello smalto semipermanente sta proprio nella rimozione del prodotto. È proprio in questa procedura che si può danneggiare o rendere più fragile l’unghia. Partiamo dal presupposto che questo smalto è prodotto fotoindurente in gel, una via di mezzo dello smalto comune e la ricostruzione in gel. Serve quindi una lampada uv per renderlo duro. Durando circa un paio di settimane potete immaginare che per rimuoverlo ci vuole un po’ più di un po’ di solvente.

Come togliere lo smalto semipermanente

Alcune estetiste potrebbero proporvi di limare l’unghia in superficie. Rifiutatevi. Questa tecnica, molto rapida per loro, rovina l’unghia in modo grave. Avete invece bisogno di un solvente specifico per smalto semipermanente, una limetta per unghie non troppo dura, carta stagnola e cotone idrofilo.

Preparate delle strisce di alluminio, una per ogni dito e imbevete i dischetti o le garzine con l’acetone e posizionatele sulle unghie, in modo che aderiscano al meglio allo smalto. Tenete in posa 10/15 minuti. La stagnola serve aumentare il calore e a far aderire meglio la garza bagnata all’unghia. Controllate poi se l’unghia è pronta sollevando il cotone da una dito. A quel punto sollevate il cotone utilizzando il bastoncino per le cuticole.

Dopo aver tolto lo smalto semipermanente, vi conviene fare un impacco ristrutturante. Ci sono delle creme apposite, altrimenti massaggiatele con l’olio d’oliva. Il consiglio è quello poi di lasciar riposare l’unghia e non procedere nuovamente con questo prodotto. Fate una bella e classica manicure e poi prendete appuntamento per l’applicazione dopo almeno 2 o 3 giorni.

 

Photo Credits | Thinkstock

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