Come prevenire il contagio da epatite A? Per imparare a difendersi da questa patologia a carico del fegato è necessario conoscerla, saperne riconoscere i sintomi e riuscire ad attuare un’importante prevenzione alla base.
L’epatite A è una malattia virale acuta che si manifesta, di norma, tra i 15 ed i 50 giorni dopo il contatto col virus, e che risulta essere contagiosa da due settimane prima ad una settimana dopo la comparsa dell’ittero. Essa si trasmette tramite lo scambio di liquidi corporei o feci, tramite contagio diretto tra persone (come il contatto con mani contaminate e sporche, N.d.R.( e tramite l’ingestione di alimenti infetti. I sintomi sono vari e tra di essi compaiono:
- malessere corporeo diffuso
- stanchezza
- dolori all’addome
- mancanza di appetito
- nausea
- febbre
- colorito della pelle tendente al giallo.
Come prevenire il contagio da epatite A? E’ presto detto: prima di tutto è necessario lavare le mani dopo aver usato i servizi igienici o dopo aver accudito bambini o anziani non autosufficienti che hanno bisogno di essere cambiati e puliti. Stessa cosa bisogna fare prima e dopo il consumo o la manipolazione di stoviglie, posate ed alimenti e soprattutto nel momento in cui si viene in contatto con dei possibili oggetti contaminati.
Non solo: è consigliato anche fare in modo che indumenti, ambienti della casa ed oggetti personali risultino il più possibile igienizzati e questo è valido non solo in caso di possibile contatto con il virus ma anche in generale. Se si ha a che fare con un caro malato e non si può provvedere ad una quarantena ospedaliera, è importante che le persone si sottopongano alla vaccinazione dedicata.