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Come scegliere una maschera tradizionale di Carnevale

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Come scegliere una maschera tradizionale di Carnevale

Il Carnevale è finito in molte zone d’Italia, ma ci sono città in cui i festeggiamenti devono ancora iniziare. In queste settimane abbiamo parlato di costumi moderni e adatti ai bambini, ma questa festa ha una serie di personaggi storici che non devono essere dimenticati. Conosciamoli quindi e poi scegliete la maschera più adatta a voi.

I costumi si possono selezionare in base alla provenienza della maschera, al vestito o anche al carattere. Ognuno potrà sentirsi più rappresentato lavorando su questi tre elementi.

Pulcinella è uno dei simboli della commedia dell’arte napoletana. Indossa un vestito molto semplice: un camicione bianco, con cintura e scarpette nere. In testa, ha un cappuccio bianco e sul viso indossa una mascherina per coprire gli occhi e un nasone sporgente. È molto pigro, ma assai furbo.

Arlecchino è la maschera di riferimento per tutti i bambini. Le sue origini sono miste, metà bergamasche e metà napoletane. Ha un abito molto colorato, a piccole pezze, ed è sicuramente un’esplosione di allegria.

Pantalone proviene da Venezia ed è un uomo avaro (un tipico mercante). Per realizzare questo personaggio bisogna dotarsi di un costume così composto: un vestito in velluto rosso, con calze e berretto. È bene avere un borsello per conservare i soldi.

Gianduia, invece, è uno dei simboli torinesi. È proprio da questa maschera che deriva il nome cioccolata gianduia e di conseguenza il famoso e buonissimo Gianduiotto.  È un uomo molto furbo e indossa sopra gli abiti, un panno marrone (come il cioccolato), con un panciotto giallo e bordature e calze rosse. Ama il vino.

Colombina è una delle poche donne della tradizione ed è una maschera veneziana. È una donna molto bella e molto ambiziosa. Se amate il gioco delle coppie, Colombina è fidanzata con Arlecchino, il quale non sa resistere a ogni sua richiesta.

Meneghino è una maschera tipica della Lombardia. Nella provincia di Milano si festeggia il Carnevale Ambrosiano, che di solito inizia il giovedì grasso. È un uomo generoso, semplice e molto ironico nel deridere i signori. Indossa una giacca marrone con calzoni corti. Ha delle calze appariscenti rosse e bianche.

Brighella è una maschera tipica bergamasca, per l’esattezza di Bergamo Alta ed è un personaggio insolente e dispettoso. Indossa un completo giacca pantaloni, decorati con galloni verdi. Sulle scarpe ha dei pon pon sempre verdi e il suo mantello è bianco con due strisce verdi. Ovviamente, sul viso ha una machera nera e in testa un cappello.

Rugantino è una maschera importantissima ed è tipica di Roma. È un giovanotto della zona di Trastevere, molto arrogante  (il nome deriva da questo Ruganza ovvero arroganza o da Rugare ovvero lamentarsi). Per travestirsi da Rugantino bisogna avere un tre pezzi (pantaloni, giacca e gilet) rossi e scarpe con fibbie. Il cappello, che non può mancare, ha due punte.

Balanzone ha origini bolognesi e rappresenta (anzi prende in giro) la Giustizia.  Il Dottor Balanzone, così lo chiamano, indossa la divisa dello studio di Bologna, indossa la toga nera con colletto e polsini bianchi, ha un mantello e un cappello in testa. Mi raccomando per renderlo nel migliore dei modi non devono mancare le guance rosse e i baffi neri.

Stenterello è l’unica maschera del Carnevale e del Teatro fiorentino. È quindi un simbolo per la città di Firenze. Stenerello è un uomo arguto, molto ironico e ha la battuta pronta. Non è nobile, ma anzi è un personaggio del popolo, che deve sempre utilizzare il suo ingegno per uscire dai guai. Indossa una giacca azzurro chiaro o blu, un panciotto giallo, calzoni corti neri, una calza di cotone rossa e una fantasia, ha una parrucca con codino e un tricorno nero.

Photo Credits| ThinkStock

 

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