Come difendersi dagli insulti online? Vediamo insieme quali sono le strategie da applicare per non subire danni da chi ci offende in rete. E come eventualmente farci valere in tal senso.
Ecco come difendersi dagli insulti online
Se state cercando come difendersi dagli insulti online, sicuramente avete avuto una spiacevole esperienza all’interno dei social network. Purtroppo, mascherati da uno schermo, molti individui di entrambi i sessi pensano sia lecito offendere o trattare male le persone in rete.
La prima cosa da fare, se vi trovate coinvolti in diatribe online accompagnate da offese nei vostri confronti, è quella di fare degli screenshot di ciò che vi è stato detto. Questo, infatti, vi darà modo innanzitutto di avere delle prove del comportamento illecito dell’altra persona. Da poter eventualmente utilizzare a livello legale.
È consigliato, inoltre, utilizzare i sistemi di segnalazione di offese e minacce presenti nei diversi social media. Non sempre mostrano la loro efficacia. Ma ci troviamo in una di quelle situazioni in cui “tentare non nuoce” deve diventare la parola d’ordine.
Nel caso in cui venissero riscontrati comportamenti lesivi della persona, l’utente colpevole potrebbe vedere sospeso o eliminato il proprio account dal social network. Qualcosa che spesso infastidisce molto di più dei tentativi di risposta ai classici “leoni da tastiera”. Fatto ciò, è bene bloccare l’utente, in modo tale che non possa più contattarvi né infastidirvi direttamente.
Questo è ciò che si può fare direttamente, agendo da soli. Ma come difendersi dagli insulti online passa anche attraverso una lotta più profonda contro gli attacchi e il cyberbullismo.
Si configurano anche reati penali e illeciti civili
Ciò che molti non sanno è che il nostro ordinamento offre la possibilità, in base all’art. 595 del Codice Penale, di denunciare la persona che ci attacca online per diffamazione. Nel caso dei social network con il suo grande pubblico, può configurarsi un reato aggravato, che comprende non solo una multa molto salata ma anche fino a tre anni di reclusione. Attenzione: anche i gruppi chiusi e privati sono considerati luoghi pubblici se composti da molte persone.
Vi è anche l’ingiuria, che non è più penalmente perseguibile dal 2016, ma resta comunque un illecito civile. Si tratta dell’offesa diretta alla persona, che avviene via messaggio privato o faccia a faccia.
Come difendersi dagli insulti online, quindi? Dopo aver eseguito gli screenshot dei commenti o dei post, raccolto eventuali link e, se possibile, una registrazione dello schermo, è possibile rivolgersi alla Questura, ai Carabinieri o alla Procura della Repubblica per presentare una querela per diffamazione.
È possibile, inoltre, avviare un’azione civile per risarcimento danni per ingiuria. E in caso di danno grave e documentato, si può richiedere un provvedimento d’urgenza al giudice per la rimozione immediata del contenuto.