Home » Come ricaricarsi tra aria e natura

Come ricaricarsi tra aria e natura

Spread the love

Come ricaricarsi tra aria e natura

Respirare bene è molto più importante di quello che si pensa, perchè migliorano anche parecchie attività del corpo e ci si sente più sereni. Nello specifico, quindi, cala la tensione, viene stimolata la circolazione dell’ossigeno nel corpo, viene alleviata la tensione dell’organismo e ripristinato l’equilibrio emozionale e mentale. Non ultimo, riusciamo pure ad alleviare le preoccupazioni, soprattutto quelle connesse con il futuro. Non c’è bisogno, insomma di essere seguaci di complesse discipline orientali per trovare il giusto equilibrio tra aspetto fisico e psicologico e imparare a rilassarsi.

Se fuori il tempo è discreto e siete liberi da lavoro, scuola o qualsiasi tipo di impegno, non importa la vostra età, quanto la qualità del vostro quotidiano: cercate di trovarvi in un luogo all’aria aperta, dove poter respirare a pieni polmoni e poi espirate e contraete gli addominali. Riprovate ancora cercando di immagazzinare una boccata d’aria fresca e pensate a tutto ciò che di bello vi circonda. Se la tensione vi opprime, mettetevi alla finestra o uscite fuori ad osservare gli uccelli e il loro melodioso canto. In estate, a questo proposito, dormite con le finestre socchiuse, soprattutto se abitate fuori città e sarà molto tranquilliozzante svegliarsi con i rumori della natura.

Un altro metodo simpatico per staccare la spina dalle preoccupazioni quotidiane, può essere quello di imparare ad identificare le nuvole, attraverso le loro forme e caratteristiche. Esiste una letteratura apposita e serve ad elevare un individuo dai problemi che lo inchiodano al mondo terreno per avvicinarlo, per qualche momento, all’infinito. Quando i livelli di stress hanno superato il limite, appendete fuori dalla finestra delle campanelle che tintinnano al vento con delicatezza. Il movimento vi ricorderà lo scorrere lento della vita e tutte le cose belle che ancora possono accadervi. Sembrano consigli strani, ma provate ad osservare in autunno pure le foglie che cadono: l’uomo è in stretta connessione con l’aspetto naturale delle cose e da queste azioni semplici, molto spesso e quasi senza accorgersene, può ritrovare se stesso.

Lascia un commento