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Come aprire un’azienda

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Come aprire un'azienda

L’unico lavoro stabile oggi in Italia è quello che uno si inventa, ed aprire un’azienda è uno di questi. Nelle intenzioni del Governo quest’attività, che in passato richiedeva file interminabili e montagne di burocrazia, dovrebbe essere più veloce, ed in effetti un po’ la situazione è stata migliorata, ma ancora siamo lontani dai tempi di altri Paesi come la Svizzera in cui un’azienda si può aprire dal nulla in pochi giorni.

Affinché un’azienda sia aperta e operante bisogna riuscire a districarsi tra leggi e regolamenti, autorizzazioni e costi, per cui ci sarà bisogno a volte anche di mesi. Vediamo dunque come aprire un’azienda nella maniera più rapida possibile.

Premettiamo che tutte le informazioni di cui avete bisogno sono disponibili presso la Camera di Commercio della vostra Provincia, la quale, come spiega sul suo sito,

supporta tutti gli aspiranti imprenditori e i neo-imprenditori con servizi di orientamento, informazione, formazione, consulenza e assistenza per l’avvio dell’attività economica.

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Il primo intoppo burocratico riguarda il Registro delle imprese. Questo, aggiornabile sempre tramite la Ccamera di Commercio, è una sorta di anagrafe in cui viene registrato il nome, la tipologia, la ragione sociale e gli altri dati utili a far diventare ufficiale la nascita della costituenda azienda. Di conseguenza, come per una normale anagrafe del Comune, l’azienda otterrà un codice fiscale.

Fatto questo bisognerà ottenere le necessarie autorizzazioni e le licenze che riguardano la propria attività, e che verranno indicate sempre dall’ufficio, nonché l’iscrizione nel Registro IVA. Il titolare dell’azienda dev’essere provvisto di partita IVA, ed inoltre dovrà attenersi al pagamento di tutte le tasse varie che la Regione in cui costituisce l’azienda prevede. Tra i certificati da ottenere ci sono anche quello antimafia, la firma digitale, la casella di posta elettronica certificata e l’iscrizione ai registri di categoria.

Inoltre ci saranno degli attestati da ottenere a seconda del settore. Ad esempio per un attività del ramo “food” (ristoranti, pizzerie, pub, ecc.) bisognerà ottenere la certificazione sanitaria, o la Food Label per i produttori di cibo che attesta il rispetto delle norme igieniche e legali nella produzione e vendita del proprio prodotto.

Progettazione

Una volta risolte tutte le pratiche burocratiche si passa alla fase di progettazione. Sicuramente avrete già in mente un’idea ed un nome per l’azienda, dunque c’è bisogno della creazione di un’identità aziendale. Questa significa la creazione di un logo, magari di uno slogan e di pubblicità che creearanno un’idea nel cliente che così potrà riconoscere l’azienda. In questo caso sono consigliabili anche la creazione di un sito internet, e magari di un’ufficio stampa se l’attività lo rende necessario.

Ora si passa alla fase concreta come l’acquisto o l’affitto dei locali, l’investimento iniziale in macchinari, computer, mobilio, ecc.; una prima spesa di costi correnti come il personale, la cancelleria e la pubblicità, ed infine l’individuazione di fornitori e clienti. Completati tutti questi passaggi, non appena la Camera di Commercio dà l’ok, l’azienda può aprire.

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