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Come fare la prima ciaspolata

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Come fare la prima ciaspolata

La montagna in inverno non è solo sciare. Sono tante le persone che rinunciano alla settimana bianca per i costi e poi perché non sanno sciare, non vogliono imparare e trovano che complessivamente, tolto questo sport, sia una vacanza noiosa. Non è assolutamente vero e questo è un pregiudizio che andrebbe superato. C’è infatti un altro modo per divertirsi e sono le racchette da neve o ciaspole.

Per fare delle escursioni con le ciaspole non c’è bisogno di essere degli atleti o di prendere lezioni. È sufficiente la buona volontà e la disponibilità a fare un po’ di fatica. Vediamo quindi quali sono gli strumenti necessari per fare una bella passeggiata con le racchette da neve.

Le ciaspole

Come fare la prima ciaspolata

La prima cosa da reperire ovviamente sono le racchette da neve. Se non le volete acquistare, potete semplicemente noleggiarle. Di solito tutti i noleggi di materiale per lo sci, hanno anche le ciaspole e costano relativamente poco. Il prezzo si aggira sui 10 euro a giornata. Le ciaspole permettono di sprofondare nella neve fresca e al tempo stesso di non scivolare, perché nella “suola” hanno dei ramponcini con cui fare presa. È composta da un corpo principale con una forma leggermente ovale (poi dipende dal modello) e da un calzante basculante, in cui inserire il piede, così si adatta alla calzatura. Per acquistare una ciaspola è bene fare attenzione al peso (non devono essere troppo pesanti da trasportare) e poi al vostro peso, perché sono calibrate su quello.

Le scarpe e l’abbigliamento

Se le ciaspole le potete agganciare, è bene anche solo per igiene avere un proprio scarponcino da montagna. Questo sport non è adatto a chi ha le caviglie deboli, è importante quindi proteggere la zona. In che modo? Con la scarpa giusta. Bisogna avere uno scarpone che superi il malleolo e stringa bene la caviglia (il classico scarpone da trekking). No quindi a scarpe basse, ai classici doposci o ai più morbidi moon-boot. Non vanno bene neanche gli scarponi da sci o quelli da snowboard. Un altro consiglio è fare molta attenzione alle calze. Non devono essere termiche, ma non troppo spesse o piene di cuciture, se non vorrete che il vostro piede viva un’esperienza drammatica strada facendo.  Per l’abbigliamento, propongo la tuta da sci o comunque attrezzatura termica e soprattutto impermeabile.

Come scegliere il percorso

La prima cosa da fare è andare all’azienda del turismo e informarsi su quali sono i sentieri nella zona. La scelta deve essere meditata e possibilmente fatta con un po’ di maturità. Ciaspolare non è difficile, ma può essere faticoso e anche pericoloso. È bene avere consapevolezza del proprio livello e all’inizio scegliere in tragitto breve. Le cose da considerare sono le ore di percorrenza e il dislivello. Un’ora di ciaspolata con dislivello di 300 metri e diverso che un’ora mantenendo il livello. Fate molta attenzione a questa variabile. Poi c’è il pericolo neve fresca: se fa molto caldo o ha nevicato tanto esiste un pericolo slavina. Meglio quindi farsi segnalare la zona ed evitarla.

Come affrontare la ciaspolata

Prima cosa dotandosi dell’attrezzatura. Al noleggio delle ciaspole dovreste aver preso anche le bacchette telescopiche che sono fondamentali per affrontare la gita e soprattutto per camminate in sicurezza. Portatevi uno zainetto con dei prodotti utili tipo: creme solari, acqua e un pezzo di cioccolato per avere energia, dei guanti di ricambio, fazzoletti di carta e occhiali da sole. Se avete scelto il percorso semplice, sarà totalmente tracciato e ben segnalato, altrimenti dovete avere anche una mappa e fare attenzione alle mappe precedenti. Una bussola o un gps possono essere molto comodi se vi siete spinti in zone che non conoscete. Calcolate bene la distanza dalla partenza al rifugio, per organizzare le vostre soste. Infine, un consiglio quando arrivate alla baita, belli stanchi, non esagerate mangiando troppo. È importante non essere troppo carichi per tornare a casa.

Photo Credits|ThinkStock

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