Gli shampoo naturali fanno pochissima schiuma e, diciamoci la verità, a volte si ha l’impressione che non puliscano bene. Eppure l’errore sta proprio nel cercare un effetto che non è simbolo di pulizia, dato che in questo caso sono i tensioattivi delicati che, strofinando la cute, agiscono non irritando il cuoio capelluto e non inquinando l’ecosistema marino dato che non contengono alcun agente chimico. Meglio, quindi, non esagerare con il prodotto, ma seguire le dosi consigliate e sulla chioma si vedranno presto gli effetti positivi.
Ecco qualche consiglio per utilizzare lo shampoo biologico e sfruttare al meglio le sue qualità:
- scegliete prodotti detergenti delicati, preparati a base di erbe naturali. Per ottenere un effetto addolcente, ad esempio, vanno molto bene la barbabietola o al pompelmo. Per la cute secca, invece, si può provare con il legno di sandalo e le proteine delle erbe.
- attenzione a non miscelare fra di loro i prodotti tradizionali e acquistati a basso prezzo all’interno dei supermercati, per evitare eventuali reazioni pericolose. Potrebbero, ad esempio, formarsi le nitrosamine, potenzialmente cancerogene.
- potete miscelare un cucchiaio di shampoo con 1 goccia di olio essenziale di lavanda e una di rosmarino, per stimolare la crescita dei capelli. Evitate, però l’aggiunta di questo secondo prodotto naturale, se soffrite di epilessia.
- per ottenere un effetto tonificante, ad un cucchiaio di shampoo potete aggiungere 1 goccia di olio di legno di cedro.
- per dare molta lucentezza alla chioma, potete ridurre gradualmente la temperatura del risciacquo e al termine di questa operazione, potete versare sui capelli bagnati un infuso alle erbe intiepidito. Se volete lucentezza, quindi, procedete con la salvia, per stimolare la crescita, invece, optate per il timo o l’achillea.
- se temete di aver lasciato qualche residuo di shampoo e volete ristabilire il manto protettivo naturale sul vostro cuoio capelluto, provate ad aggiungere una tazza di aceto di sidro all’ultimo risciacquo.