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Come mantenersi in buona salute in cucina

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Come mantenersi in buona salute in cucina

Non di rado le malattie si combattono proprio dietro ai fornelli, non solo perchè cucinare per molti è un efficace antidepressivo, ma anche perchè tantissimi cibi, pure i meno utilizzati dalle cuoche, sono piuttosto efficaci contro i più comuni disturbi che interessano l’organismo umano.In questo modo si può tenere a bada, ad esempio, la pressione arteriosa che raggiunge livelli troppo elevati o, al contrario, che tende a scendere, si combattono i gas intestinali o le intolleranze. Vediamo qualche esempio.

  • no al diabete con la cannella: non a tutti il suo gusto così etnico piace, però una spolveratina su qualche pietanza allontana il rischio di questa malattia.Lo studio è recente ed è stato condotto da un gruppo di ricercatori francesi e americani con risultati davvero soprendenti: il suo estratto potrebbe ridurre del 10 per cento, anche il rischio di soffrire di malattie cardiache. Questo perchè contiene al suo interno dei potenti antiossidanti, che abbassano i livelli di zucchero nel sangue.
  • alitosi addio con il latte. Qualcuno non lo digerisce, ma oggi esistono delle soluzioni alternative per fare assumere a tutti o quasi un alimento così prezioso per l’organismo. Se avete consumato piatti che di sicuro non aiutano, in questo senso, a base magari di aglio, peperoncino o cipolla, lo spazzolino e il dentifricio potrebbero non bastare. Bere, però, un bicchiere di latte secondo uno studio pubblicato dall’Ohio State University, soprattutto se intero, nella misura di duecento millilitri, sarebbe fondamentale grazie all’effetto dei grassi in esso contenuti. Sarebbe indicato pure nel caso di cibi a base di cumino e curry. Per massimizzare gli effetti, però, bisognerebbe prenderne un bicchiere prima o durante il consumo della pietanza.
  • contro i virus intestinali, arrivano i broccoli e le banane: nonostante sembrino due prodotti alimentari totalmente diversi tra di loro, insieme formano una squadra perfetta contro i problemi di tale tipo. Lo hanno scoperto dei ricercatori dell’Università di Liverpool, i quali hanno verificato la loro capacità di creare una barriera contro i batteri e i microorganismi  in grado di attaccare il nostro apparato intestinale.

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