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Come aprire una parafarmacia

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Come aprire una parafarmacia

Negli ultimi anni, nelle città italiane, hanno aperto i battenti diverse parafarmacie che hanno quasi sempre un buon seguito dal punto di vista della clientela.

Cos’è una parafarmacia

La parafarmacia è un punto vendita all’interno del quale deve essere presente almeno un farmacista, autorizzata a vendere i farmaci da banco e quelli per i quali non è necessaria la ricetta medica, oltre a prodotti erboristici, rimedi omeopatici, integratori alimentari, prodotti cosmetici, articoli sanitari, prodotti alimentari e per l’igiene e farmaci veterinari sia con obbligo di prescrizione che no.

Con la riforma Bersani del 2006, anche le parafarmacie possono vendere i farmaci da banco purché all’interno sia presente un farmacista regolarmente iscritto all’Ordine Professionale; in pratica, quindi, la parafarmacia si differenzia dalla farmacia in quanto non può vendere i farmaci per i quali è necessaria la ricetta medica.

Come aprire una parafarmacia

Dato che sempre più italiani scelgono prodotti omeopatici o si affidano ai rimedi fitoterapici, aprire una parafarmacia può rivelarsi un ottimo investimento, anche perché, rispetto alla farmacia, per aprirla non è necessario superare un concorso per l’apertura delle sedi farmaceutiche.

La prima regola per aprire una parafarmacia è essere o assumere nell’organico almeno un farmacista laureato, in modo da poter vendere i farmaci da banco, poi stilate un business plan per avere ben chiaro cosa volete vendere o in quali prodotti specializzarvi.

Come per qualsiasi altra impresa, anche per aprire una parafarmacia è necessario fare la Comunicazione Unica al Registro delle Imprese grazie alla quale potrete sbrigare in una sola volta tutte le pratiche burocratiche come apertura della Partita Iva e l’iscrizione alla Camera di Commercio all’Inps e all’Inail, e dopo 30 giorni dalla registrazione potete iniziare l’attività.

La comunicazione dell’apertura della Parafarmacia deve essere fatta anche al Ministero della Salute, all’Agenzia Italiana del Farmaco, alla Regione e al Comune nel quale l’attività sarà svolta.

 

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