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Come aiutare il bambino a fare i compiti delle vacanze

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Come aiutare il bambino a fare i compiti delle vacanze

 

Il momento peggiore delle vacanze è quello dei compiti, non solo per il bambino ma anche per il genitore, costretto magari a urlare, a passare le ferie in casa e litigare con materie che non dovrebbero essere finite nel dimenticatoio. Come si può aiutare il piccolo di casa a fare i compiti senza attendere settembre?

Cercate di calcolare con il piccolo l’impegno che dovrà affrontare. Mediamente le famiglie fanno in tre mesi di vacanze scolastiche, due settimane di soggiorno al mare o in montagna. Ecco in queste due settimane è assurdo pensare di farlo studiare. Vuol dire che avrà a disposizione per i compiti non tre mesi ma due mesi e mezzo.

Il momento migliore per lo studio è la mattina. Suddividete con lui la fatica, calcolando 5 giorni lavorativi per sei settimane. Dovrebbe essere sufficiente al piccolo ritagliarsi qualche ora la mattina, per esempio dalle 9 alle 12.30. Una sorta di appuntamento scolastico ridotto. Il pomeriggio sarà poi libero, per giocare e divertirsi.

È vero che impostato così non si può parlare proprio di vacanze, ma tre mesi sono lunghi e c’è il rischio che molte nozioni finiscano nel dimenticatoio. Ciò vuol dire riprendere la scuola con una fatica maggiore. Conviene non perdere l’allenamento. Alcuni bambini, inoltre, potrebbero avere delle lacune o delle carenze da recuperare e la pausa estiva è sicuramente un momento favorevole. Se non potete studiare con il bambino, la sera ritagliatevi un’ora (anche un paio di mattine nel weekend) per controllare se ha studiato, gratificarlo o aiutarlo dove si è arenato.

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