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Come curare le intolleranze alimentari

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Le intolleranze alimentari sono un disturbo di carattere metabolico molto diffuso che fortunatamente non coinvolge il sistema immunitario come le allergie. Alcuni cibi che ingeriamo possono creare un forte stress al nostro corpo, un vero e proprio squilibri causando fastidi intestinali come alterazione della flora batterica, infiammazione della mucosa, mal di testa, gonfiore, nausea e molto altro.

Come curare le intolleranze alimentari

Come si diagnosticano? Esistono diversi test, come quello cutaneo che assomiglia a quello per le allergia. C’è poi la dieta a esclusione che si basa sull’eliminazione di un alimento o di una combinazione di alimenti sospetti per un periodo di circa 2 settimane prima di effettuare una prova di verifica.

Sono poi efficaci anche il RAST in cui il sangue viene a contatto in provetta con estratti di alimenti e il test in doppio cieco con controllo di placebo (DBPCF), in cui l’allergene sospetto (per es. latte, pesce, soia) viene inserito in una capsula o nascosto in un alimento somministrato al paziente sotto stretto controllo medico. Questi test permettono agli allergologi di individuare i più comuni alimenti e componenti alimentari che provocano effetti negativi.

Una volta individuate, le intolleranze alimentari non devono essere combattute eliminando gli alimenti che hanno originato le stesse intolleranze alimentari, al fine di non esasperare la condizione di sensibilità a quegli alimenti.

Consideriamo che tutte le intolleranze, tranne quella al lattosio sono reversibili. È necessario riabituare il nostro fisico a quel tipo di alimento. Quindi sospendete per un mese il cibo cui siete intolleranti e poi reintroducetelo un poco alla volta in piccole quantità.

Photo Credits | Thinkstock

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