Home » Come fare il cocktail Angelo Azzurro

Come fare il cocktail Angelo Azzurro

Spread the love

Come fare il cocktail Angelo Azzurro

Se cercate un cocktail alcolico particolare e dal sapore deciso quello che fa per voi è l’Angelo Azzurro, un drink a base di Gin, Cointreau e Blue Curaçao, un liquore fatto con la scorza di un particolare tipo di arancia che cresce nell’isola di Curaçao in America Meridionale ma di dipendenza dei Paesi Bassi. Vediamo come preparare questo cocktail anche a casa e, come al solito, un po’ di storia.

Angelo Azzurro, la storia

L’Angelo Azzurro, con i suoi 35° alcolici, è uno dei cocktail più forti in assoluto e infatti è bene berlo con moderazione. E’ un drink di recente creazione e sul suo nome ci sono almeno tre teorie: la prima vede il nome “angelo” al fatto che essendo molto alcolico permette di “volare”, ossia di perdere lucidità, e “azzurro” per la presenza del Blue Curaçao che conferisce questo colore al cocktail.

Secondo un’altra teoria, “Angelo Azzurro” sarebbe un omaggio all’omonimo film con Marlene Dietrich del 1930; infine, c’è la terza teoria, che però è quella meno accreditata che “Angelo Azzurro” sia anche uno degli appellativi di Ken Shiro, il cartone animato degli anni ’80.

Angelo Azzurro, la ricetta

Ingredienti: 4,5 cl di Gin, 2 cl di Cointreau, 0,5 cl di Blue Curaçao

Preparazione

L‘Angelo Azzurro può essere preparato in due modi: direttamente nel tumbler basso da riempire con ghiaccio e versando tutti gli ingredienti, oppure shakerando tutti gli ingredienti per poi servirlo in una coppa da cocktail.

Angelo Azzurro, le varianti

Esistono diverse varianti dell’Angelo Azzurro, in particolar modo quelle che prevedono l’uso della vodka o del Rum; l’unico ingrediente fisso deve essere sempre il Blue Curaçao, se non altro per ottenere il caratteristico colore azzurro-blu. Molto spesso l’Angelo Azzurro viene confuso con il cocktail chiamato Blue Lagoon, anch’esso a base di Blue Curaçao, ma con vodka e succo di limone al posto del Gin e del Cointreau.

 

Photo Credit | Thinkstock

 

 

Lascia un commento