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Come leggere le analisi cliniche

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Come leggere le analisi cliniche

Avete appena ritirato le analisi cliniche, aprite la busta e vi ritrovate di fronte ad un foglio pieno zeppo di sigle e termini incomprensibili. Come fare per capirci qualcosa, senza dover necessariamente consultare un’enciclopedia medica?

In queste poche righe vi daremo qualche indicazione utile per leggere da soli le analisi cliniche, fermo restando che è sempre meglio consultare il proprio medico di famiglia per sapere se i valori sono nella noma o meno.

Pronti? Prendete il foglio con il referto e preparatevi all’illuminazione, perché leggere le analisi cliniche non è poi così difficile come potrebbe sembrare.

Se ad esempio trovate la sigla WBC, significa che state leggendo i valori dei globuli bianchi contenuti nel sangue. Il valore dovrebbe essere compreso tra 4.000 e 10.000 e se i vostri parametri sono molto lontani da queste cifre, significa che è in corso un’infezione. RBC sono invece i globuli rossi, compresi tra i 4 milioni e mezzo ed i 6 milioni. La carenza è sintomo di anemia, mentre l’aumento può provocare malattie circolatorie.

Cos’è invece HGB? Corrisponde all’emoglobina ed è responsabile del trasporto dell’ossigeno. Deve essere compresa tra i 13 ed i 17,5 grammi per decilitro. L’HCT è l’ematocrito ed indica la percentuale di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine presenti nel sangue (il valore deve essere compreso tra il 37% ed il 48%).

Molto importante è anche il valore PLT, corrispondente alle piastrine, che deve essere compreso tra 140.000 e 440.000, onde evitare emorragie (se è in difetto) o trombosi (se è in eccesso).

Il glucosio è invece il principale responsabile del diabete, qualora il valore sia superiore a 120 milligrammi per decilitro. Il colesterolo è invece spesso causa di malattie cardiovascolari, se il valore supera i 240 milligrammi per decilitro.

La creatinemia (tra 0,6 ed 1,4 mg/dl) e l’azotemia (tra 15 e 55 ml/dl) fanno riferimento alle funzionalità dei reni e devono essere tenute sotto controllo per evitare patologie anche gravi. Infine, la sigla Gamma GT indica la funzionalità dei reni e del fegato e deve essere compresa tra 11 e 50.

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