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Come fare una querela

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Ne avete avuto abbastanza. Sapete di avere ragione, siete stati offesi e volete che questa ragione venga messa nera su bianco davanti a un giudice. E così siete pronti a fare querela. Che cos’è? Si tratta della dichiarazione con la quale la persona che ha subito il reato (o il suo legale rappresentante) esprime la volontà che si proceda per punire il colpevole.

Come fare una querela

Chi può fare querela? La persona offesa o il suo avvocato rivolgendosi a un pubblico ministero o a un ufficiale di polizia giudiziaria. Si può presentare entro 3 mesi dal giorno in cui si ha notizia del fatto che costituisce il reato ed entro 6 mesi per reati contro la libertà sessuale (violenza sessuale o atti sessuali con minorenne)

Come può essere presentata? In forma orale, in questo caso il pubblico ufficiale scriverà un verbale, o in forma scritta. Può essere recapitata anche tramite un incaricato o spedita per posta con raccomandata. In questi casi deve essere autenticata la firma. Nel testo bisogna descrivere il fatto reali, con eventuali notizie circa l’autore e circa le prove

Si può anche ritirare? Il querelante o il suo avvocato possono ritirare (remissione) la querela precedentemente proposta, dandone notizia in forma orale o scritta all’autorità o all’ufficiale di polizia giudiziaria La remissione di querela può avvenire anche in forma tacita, quando accadono fatti palesemente contrari alla volontà di persistere nella querela. La querela proposta per alcune ipotesi di violenza sessuale o atti sessuali con minorenni è irrevocabile. Perché la querela sia archiviata la remissione deve essere accettata dal querelato che, se innocente, potrebbe avere invece interesse a dimostrare, attraverso il processo, la sua completa estraneità al reato.

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