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Come fare la ceretta a casa

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Come fare la ceretta a casa

Fare la ceretta a casa senza andare dall’estetista è possibile e non è un trattamento complicato. Permette, inoltre, di risparmiare tempo e denaro. Questo metodo di depilazione è sicuramente il più indicato per conservare la salute delle proprie gambe ed evitare l’indurimento del pelo, ma anche che possa incarnirsi, come spesso accade con il rasoio. Come fare?

Ceretta a caldo o ceretta a freddo

Prima di procedere è necessario scegliere la tecnica. A caldo o a freddo? La differenza sta proprio nella temperatura della cera. La prima di solito si acquista solida e poi con il calore si scioglie e diventa liquida. Diciamo pure che esistono tre differenti confezioni in questo caso: trovate il classico pentolino in acciaio che potete riscaldare a bagno-maria oppure c’è il pentolino con il suo fornelletto elettrico (tipico delle estetiste) e infine il rullo. In questo caso dovete comperare questo strumento (economico) che permette di scaldare e stendere velocemente la cera, che sarà in commercio all’interno di piccole ricariche. Poi c’è la cera a freddo che prevede l’acquisto di strisce già imbevute di cera che vanno applicate sulla zona da depilare e scaldate solo con il passaggio delle mani. È molto pratica, ma ovviamente meno efficace allo strappo, soprattutto se avete molti peli e abbastanza duri.

Materiale per la cera a caldo

  • Cera. In vendita la trovate di diversi tipi, le migliori sono quelle al miele o color rosa al titanio.
  • Bacchetta di legno. Se avete deciso di acquistare la cera solidificata e poi scaldarla a casa, avete necessità di una bacchetta di legno con cui stendere il prodotto caldo. Li trovate in vendita nei negozi dove avete comprato la cera e costano pochissimo (max 10 centesimo). In teoria sono usa e getta, ma ben puliti potete anche riutilizzarli.
  • Strisce. Sono molto comode le strisce in carta-tessuto usa e getta che trovate in vendita a costi decisamente economici. Usate altrimenti degli stracci in cotone. È una soluzione che andava di moda qualche anno fa per risparmiare e che sconsiglio, perché vanno poi lavati e si rischia sporcare.

Preparare la pelle

La ceretta deve essere fatta su pelle pulita e ben asciutta. È ideale quindi lavarsi bene e possibilmente rimuovere le cellule morte. È un consiglio importantissimo soprattutto se siete molto abbronzate, perché siete tornate da una vacanza o magari fate delle lampade. Realizzate uno scrub per rimuovere la pelle che si sta esfoliando o il pericolo è che questo strato di epidermide resti attaccato al prodotto, invalidando lo strappo del pelo. Non applicate creme e prodotti emollienti di qualsiasi natura. L’unico cosmetico utilizzabile è un po’ di borotalco.

Scaldare e applicare la cera

Se avete il rullo scalda cera non dovete far altro che collegarlo alla corrente e attendere che la cera sia liquida, mentre se avete il classico barattolino mettetelo a bagno-maria o sul fornelletto apposito. La cera sarà pronta quando sarà completamente liquida. Attenzione deve essere calda, ma non bollente perché non dovete scottarvi. Va poi applicata nel verso del pelo. Quindi con il rullo o il vostro bacchettino in legno stendete uno strato (piccolo possibilmente, max 10 centimetri) seguendo la direzione del pelo. Sulle gambe di solito vanno dal ginocchio al piede. Applicate poi la striscia, sempre seguendo questo verso e massaggiate un pochino la parte, affinché la cera aderisca bene al pelo, ma anche alla carta o al tessuto.

Strappare la striscia

Ora il momento più delicato. Dovete rimuovere la striscia: in questo caso il lavoro deve essere fatto in modo inverso, ovvero non dovete seguire la direzione del pelo. Se avete applicato la cera dal ginocchio al piede, lo strappo deve essere fatto dal piede al ginocchio. Mi raccomando, per non sentire dolore, ma anche per non appiccicare la cera, strappate con un colpo secco e unico. Se dovessero rimanere dei peli, usate una pinzetta per pulire il lavoro. Al termine, rimuovete i residui di cera con acqua e sapone e idratate bene con un olio.

Photo Credits| ThinkStock

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