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Come fare il laurino

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Come fare il laurino

Il laurino è un liquore molto piacevole da bere freddo alla fine del pasto. Prima di passare alla ricetta, bisogna fare una piccola precisazione. Con laurino si possono intendere due varianti differenti: la prima è l’originale liquore realizzato con le bacche di lauro, la seconda è quella fatta con le foglie di alloro. Il lauro e l’alloro sono la stessa pianta, semplicemente il distillato si può ottenere da due parti diverse del medesimo arbusto.

Ricetta laurino con bacche di Lauro

  • 200 gr di bacche di lauro nobilis
  • 300 gr. di zucchero
  • 400 ml. di alcol a 90°/95°
  • 350 ml. di acqua

Scaldate l’acqua e aggiungete lo zucchero. Va portata a ebollizione, mentre lo zucchero si deve sciogliere completamente. Diventa uno sciroppo. Lasciatelo poi raffreddare in una bottiglia di vetro, aggiungendo l’alcool e le bacche di lauro. Di solito, si deve chiudere in modo ermetico e appoggiarlo in luogo buio e fresco. Lasciare macerare per circa un mese, agitando il vaso di quando in quando. Una volta passato il periodo, filtrate il liquore e imbottigliatelo. Ci vogliono circa 4 mesi perché il laurino sia bevibile.

Ricetta laurino con foglie di Alloro

  • 300 gr di zucchero
  • una manciata di foglie di alloro (40/50)
  • 350/450 ml di acqua
  • 400 gr di alcol a 90°/95°

Vanno lavate e asciugate le foglie di alloro e poi messe in infusione con l’acol in un recipiente chiuso per circa 40 giorni. Fate esattamente come spiegato sopra lo sciroppo con acqua e zucchero. Trascorso i 40 giorni unite i due composti (entrambi devono essere freddi). Filtrate l’alloro, imbottigliate e attendete almeno 4 mesi prima di berlo.

Photo Credit | ThinkStock

 

 

7 commenti su “Come fare il laurino”

  1. non sono le stesse piante, una è velenosa l’altra (alloro) no

    Prunus laurocerasus L. famiglia Rosaceae > Velenoso

    Alloro (Laurus nobilis) pianta aromatica appartenente alla famiglia Lauraceae > commestibile

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    • Ovviamente si parla solo di Laurus nobilis e la distinzione non è quindi, quella che hai fatto tu, tra Prunus laurocerasus L. e Laurus nobilis, ma tra bacche e foglie della stessa pianta. Comunque l’alloro deve essere sempre utilizzato in quantità modeste o può essere, come tutte le piante e le erbe, potenzialmente tossico.

    • Elis, grazie per la segnalazione. Hai perfettamente ragione… E’ Laurus nobilis la pianta giusta.

  2. Sì ma nella ricetta con le bacche tu scrivi bacche di lauro Ceraso che é la pianta velenosa ( ma con cui probabilmente si può fare il liquore in quanto le bacche probabilmente non sono velenose come x il tasso x intenderci ) non scrivi bacche di laurus nobilis !

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  3. Il liquore che descrivete non é il Laurino, in molti pensano che il Laurino sia fatto con le foglie (e non le bacche) di alloro ma é errato, anche sul web se ne trovano tanti… il Laurino é fatto con le bacche del Lauro Ceraso che é un’altra pianta, si mettono in infusione le bacche nell’alcool e poi si aggiunge acqua e zucchero a seconda della dolcezza e della gradazione alcolica che si vuole ottenere, io per esempio lo produco a 40%Vol. il gusto assomiglia leggermente ad un amaretto con un sentore leggero di mandorla. Le bacche sono tossiche se ingerite ma se messe in infusione nell’alcool il liquore che si ottiene non da problemi. Solitamente non si trova in commercio (credo di essere l’unico a venderlo) e ci sono varie ricette, specialmente nella mia zona (quella modenese) e rimane quindi un liquore di nicchia che pochi conoscono ma comunque molto apprezzato.

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    • Grazie per aver partecipato alla conversazione con questo contributo! Spero però di aver già risposto a tutti i dubbi sull’alloro.

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