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Olio di lino

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Olio di lino

L’olio di lino è un prodotto molto denso e viscoso, ottenuto dalla spremitura di semi di lino e si utilizza in diversi ambiti. Sicuramente quello più noto è legato alla pittura a olio. In questo settore, infatti, serve a legare i colori.  La sua caratteristica principale sta nella tonalità paglierina e trasparente. Non è mai totalmente incolore, ma la sua colorazione non altera la qualità dei toni. Ha un odore abbastanza gradevole.

L’olio di lino vergine, detto anche crudo, ha la caratteristica di restare fluido nel tempo. I colori a olio, infatti, tendono a seccarsi solo dopo un lungo periodo e mantengono inalterati le loro tonalità. Questo materiale è comunque vulnerabile alla luce del sole, per questo motivo si consiglia di conservare i dipinti nella fase di essicazione, al buio, per evitare alterazioni e ingiallimenti (ossidazioni). Ma, in commercio, si può reperire anche l’olio di lino cotto (detto anche olio siccativo perché secca in tempi rapidi formando film o una sorta di resina). Ha una tonalità più scura di quello vergine e un odore molto più intenso.

In questo caso, si utilizza come legante per le vernici o da solo per rifinire superfici in legno. Questo secondo prodotto è meno viscoso, proprio perché le alte temperature causano un’ossidazione tale da modificarne la resa. Potete trovare in commercio confezioni etichettate con la scritta “olio di lino cotto”. Attenzione però perché spesso non è una sostanza totalmente naturale, contiene, infatti, una combinazione di oli e solventi derivati dal petrolio. Il termine cotto a volte è sostituito con “polimerizzato” o “stand-oil”.

L’olio di lino cotto si applica spesso al posto della vernice sui serramenti (anche esterni) in legno e sui mobili. Regala a questo materiale un colore caldo, quasi dorato, ed è un’ottima base per poi applicare anche la gommalacca. Il suo utilizzo andrebbe limitato solo ai legni più morbidi e porosi.

Photo Credits|ThinkStock

 

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