La Naspi-nuova disoccupazione, una sigla che sta per Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego, andrà a sostituire dal prossimo primo maggio l’Aspi e la Mini Aspi. Si tratta di ammortizzatori sociali pensati per tutti i casi di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati. Ma quali sono i requisiti per ottenerla?
Innanzitutto la Naspi si applica unicamente per tutti gli eventi di disoccupazione (involontaria) verificatisi a partire dal 1° maggio 2015, e riguarderà in particolare sia i lavoratori dipendenti privati (esclusi gli operai agricoli) ed i dipendenti pubblici a tempo determinato.
Per richiederla occorrerà aver lavorato almeno tredici settimane in regola con la contribuzione Inps nei quattro anni precedenti al periodo di disoccupazione, oppure dovrete avere almeno trenta giornate di lavoro effettivo nei dodici mesi precedenti. Il periodo di riferimento della retribuzione imponibile degli ultimi quattro anni è stato elevato al limite di 1.300 euro mensili.
L’indennità Naspi rispetto alle precedenti viene però ridotta in maniera progressiva del tre per cento ogni mese a partire dal quarto di fruizione effettiva. Non vi sono forme di contribuzione previdenziale associate alla Naspi e la durata complessiva è pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi quattro anni.
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