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Come protestare con Facebook per contenuti rimossi

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Come protestare con Facebook per contenuti rimossi in modo ingiusto?  Giusto recentemente, attraverso la vicepresidente del Global Product Management Monika Bickert, il social network ha deciso di condividere le linee guida che decidono quali sono i contenuti pubblicabili e di conseguenza come fare per appellarsi a simili decisioni.

Come protestare con Facebook per contenuti rimossi

In poche parole durante i prossimi dodici mesi le persone potranno contestare a livello legale le decisioni prese da Facebook e iniziare fin da ora a dire la propria sui post ad essi rimossi in merito a nudità/attività sessuale, incitamento all’odio o violenza esplicita. Ora va sottolineato, si tratta di istruzioni da seguire se dei contenuti sono stati eliminati ingiustamente perché non rientranti nelle categorie sopra citate e non in caso di pubblicazione di effettivo materiale contestabile.

Quando un contenuto viene rimosso perché viola gli Standard della Comunità, l’utente riceve una notifica dalla quale potrà partire per richiedere un’ulteriore revisione di ciò che è successo: in questo caso la richiesta sarà presa in carico da un revisore del team entro 24 h. Ovviamente se la rimozione è avvenuta per errore, ciò che è stato cancellato verrà ripristinato.  E’ importante che un concetto, diffuso attraverso un post dedicato da Facebook venga ben compreso:

[L’azienda è al lavoro per] ampliare ulteriormente questo processo, includendo più tipi di violazioni e dando alle persone la possibilità di fornire maggior contesto che potrebbe aiutarci a prendere la decisione giusta e facendo in modo che si possa fare appello non solo per i contenuti che vengono rimossi, ma anche per quelli che vengono segnalati e poi mantenuti sulla piattaforma.

E sarebbe ora.

 

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