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Come riconoscere il disagio giovanile

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Come riconoscere il disagio giovanile? Essere in grado di evidenziarle i sintomi nei ragazzi consente di poter lavorare sulla sua risoluzione.

Come riconoscere il disagio giovanile

Ecco come riconoscere il disagio giovanile

Come riconoscere il disagio giovanile diventa importantissimo per una corretta gestione di adolescenti di ogni età ed estrazione sociale. Purtroppo complice anche la pandemia è altissimo il numero di ragazzi affetti da criticità psichiatriche e psicologiche.

Essere in grado di riconoscere i segni consente di poter agire nell’immediato, fornendo una possibile soluzione. Bisogna partire da un presupposto inconfutabile: l’unione tra adolescenza e ambiente scolastico non di rado mette sotto forte pressione i ragazzi.

I quali sentono di dover essere sempre perfetti, bravi, in grado di affrontare qualsiasi problematica. Si perde spesso di vista come sia l’ambiente sia talvolta anche i genitori stessi rischino di mettere troppo sotto pressione i più giovani. Portandoli a conseguenze importanti come l’abbandono scolastico, la difficoltà di gestione della proprietà e delle sfide che impone, l’ansia e la paura di essere giudicati.

Come riconoscere il disagio giovanile quindi? Prima di tutto dobbiamo cercare segni di angoscia e di paura nei ragazzi. Non dobbiamo prendere sottogamba queste caratteristiche. Soprattutto negli studenti si traducono in difficoltà o impossibilità di essere attento e sostenere esami o lezioni. Bisogna essere capaci di valutare la questione, tenendo da conto la frequenza e la durata di queste manifestazioni.

Attenzione alle paure e al loro agire

Come riconoscere il disagio giovanile

Si può dire che come riconoscere il disagio giovanile passa principalmente nella pressione e nella paura che i più giovani sviluppano in merito a specifiche azioni. Esiste poi una somatizzazione che deve essere osservata attentamente. Il disagio giovanile si esprime negli adolescenti con nausea, mal di testa, mal di pancia, mancanza di aria. Man mano che si cresce si prova inoltre una maggiore preoccupazione relativa a qualsiasi tipo di prestazione, il timore di fallire e di essere giudicati e si rischia di rimanere vittima di un eccessivo perfezionismo. Accompagnato da una sensazione di sopraffazione rispetto alle responsabilità.

Il riconoscere questi segni è basilare per poter affrontare questo problema psicologico sempre più diffuso tra i giovanissimi. Soprattutto perché è il rendersi conto di tutto questo che porta a trovare il giusto approccio per affrontare il problema. Generalmente la terapia cognitivo comportamentale è quella di elezione in questi casi.

Perché è in grado di dare agli adolescenti e giovanissimi gli strumenti necessari per superare realmente le proprie paure. E’ superando tutto ciò che si potrà riuscire nella costruzione di una vita adulta priva di incertezze e di timori. Lavorando su se stessi nel modo più giusto possibile.

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