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Come diventare giornalista professionista

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Come diventare giornalista professionista

Trasformare la passione per la scrittura in un mestiere non è cosa da poco. Bisogna fare davvero i conti con la burocrazia, le corsie preferenziali e i posti di lavoro “contati”. Se avete il sogno di diventare giornalisti, vi sarete già sentiti dire decine di volte: “Ma noi non conosciamo nessuno che ti possa aiutare” oppure “Lascia stare è una professione per raccomandati”. Per sincerità è bene ammettere che si tratta di un lavoro durissimo e che le persone che riescono davvero a mantenersi non sono poi così tante. Se è questa la vostra strada, dovete provarci.

Intanto bisogna fare una distinzione tra giornalista pubblicista e giornalista professionista. Il pubblicista non svolge la professione di giornalista in modo esclusivo: normalmente ha un altro lavoro e poi collabora con i giornali, il professionista invece fa quello come unico lavoro. Almeno dovrebbe essere così: in realtà l’albo dei pubblicisti è pieno di professionisti che non riescono ad avere il praticantato.

L’ordine ha due albi ben distinti e per iscriversi a quello dei professionisti bisogna avere compiuto i 21 anni, aver sostenuto un praticantato di 18 mesi presso una redazione giornalistica e aver collaborato con un giornale almeno per due anni. Non basta. Superato questo periodo bisogna sostenere l’esame per l’abilità professionale.

Come si diventa praticanti?

Il praticantato è davvero il sogno di tutti gli aspiranti professionisti. Una volta veniva fornito dalle redazioni, oggi sono soprattutto le scuole di giornalismo a permettere la pratica. Per entrare in una scuola, bisogna prima di tutto essere laureati e superare un esame scritto e orale (di cultura generale). Le selezioni sono abbastanza dure, perché le richieste sono molte e i posti davvero pochi. Comunque, entrambe le possibilità permettono di iscriversi al registro dei praticanti per il quale è richiesta la maggiore età.

L’esame di stato (che si svolge a Roma), invece, prevede due prove: una scritta dove bisognerà elaborare una notizia breve, un articolo riguardante alcuni temi (a scelta tra politica, costume, attualità, esteri, economia, ecc), un questionario sul diritto dell’informazione. Superata la prova, si verrà poi selezionali per quella orale. Si deve tornare a Roma, davanti a una commissione di giornalisti e magistrati, e rispondere a un’interrogazione che può spaziare dalla cultura generale al diritto, alla storia o ai principi etici della professione.

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