Home » Come imparare a rispettare le donne

Come imparare a rispettare le donne

Spread the love

Come imparare a rispettare le donne tutti i giorni e non solo l’8 marzo? Essere femministe non significa sostenere la superiorità delle donne nei confronti degli uomini: significa volere la parità di diritti e di atteggiamento tra i due generi. E anche gli uomini possono essere femministi.

Come imparare a rispettare le donne

Fortunatamente con il passare degli anni questa è una lezione di vita che sempre più persone comprendono automaticamente. Il rispetto per le donne non dovrebbe essere insegnato: esso dovrebbe essere insito in ogni persona come il rispetto per l’essere umano. Purtroppo in entrambi i casi sembra esservi bisogno di alcune istruzioni da seguire che ora vi suggeriremo.

Mai dare per scontato nulla

Il rispetto per le donne passa per prima cosa attraverso la capacità di non dare mai per scontato nulla, soprattutto la loro presenza. Il fatto che siano donne non presuppone che debbano servire l’uomo, non lavorare, non avere diritto agli stessi riconoscimenti: non si può pensare di togliere loro la dignità relegandole al ruolo anacronistico di semplice casalinga o persona che deve in qualche modo rimanere nell’ignoranza. La fisiologia differente non fa della donna un essere minore con meno possibilità.

Combattere l’ignoranza

E’ importante, per imparare ad avere rispetto per le donne in caso non lo si abbia, combattere la propria ignoranza osservandole e rendendosi conto che anche quando tutto sembra andare storto e quando sono sottoposte a durissime prove, le donne riescono nell’obiettivo che si prefissano. Mai e poi mai considerarle poco di buono se amano vestirsi con gusto e truccarsi. Rispettare le donne significa ogni giorno non porle in condizione di inferiorità e vivere con loro, non contro di loro o sfruttandole.

Rispettare le donne significa farle sorridere e sentire importanti, non regalare fiori l’8 marzo. Essi sono ovviamente bene accetti, ma lo sono anche per tutti gli altri 364 giorni dell’anno.

Lascia un commento