La vite prigioniera è un particolare tipo di vite, senza testa e filettata da entrambe le estremità. Perché è chiamata prigioniera? Perché una volta inserita nella madrevite, proprio questi filetti si bloccano con un incastro perfetto. Viene utilizzata quando non è possibile usare il tassello o il bullone.
La vite prigioniera è composta da tre parti: abbiamo la radice, che deve essere avvitata nel foro cieco filettato, poi una parte centrale e infine l’estremità filettata, che può ospitare un dado. Questo particolare strumento si utilizza nei motori termici, per fissare la testata al basamento. Su questa struttura infatti si trovano dei fori ciechi filettati che si avvitano perfettamente ai prigionieri.
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