Come mantenersi in buona salute in cucina

Come mantenersi in buona salute in cucina

Come mantenersi in buona salute in cucina

Non di rado le malattie si combattono proprio dietro ai fornelli, non solo perchè cucinare per molti è un efficace antidepressivo, ma anche perchè tantissimi cibi, pure i meno utilizzati dalle cuoche, sono piuttosto efficaci contro i più comuni disturbi che interessano l’organismo umano.In questo modo si può tenere a bada, ad esempio, la pressione arteriosa che raggiunge livelli troppo elevati o, al contrario, che tende a scendere, si combattono i gas intestinali o le intolleranze. Vediamo qualche esempio.

Come preparare la maionese in casa

Come preparare la maionese in casa

Come preparare la maionese in casa

Tra le salse più amate al mondo, nonostante venga a volte considerata piuttosto grassa e calorica, c’è la maionese. essendo composta per il 60/70 per cento da olio; del resto, non potrebbe essere altrimenti, ma la sua bontà è un elemento indiscusso. L’origine, tuttavia, è piuttosto incerta e, per tal motivo, esistono due versioni diverse in merito alla prima preparazione, ma nessuno sa quale sia la più reale. Nel primo caso, si dice che il termine derivi dalla città spagnola di Mahon, dove si trovava cuoco militare di Armand de la Porte, duca di Richelieu. L’uomo, un giorno, decise di provare una nuova preparazione che contenesse uova crude. Nella seconda versione, invece, si fa risalire la parola maionese ad un vocabolo della lingua francese di origine quasi arcaica con il preciso significato, ancora una volta, di tuorlo d’uovo.

Come fare le castagnole

Come fare le castagnole

Come fare le castagnole

Abbiamo ancora tra i denti i dolci tipici natalizi, ma è già ora di dedicarci alla preparazione delle leccornie del Carnevale. Sì, lo so, è ancora presto manca ancora qualche settimana, ma è il caso di cominciare a ricordare la ricetta di qualche dolce adatto al periodo, in modo da non trovarci impreparati quando sarà il momento di metterci ai fornelli.

Dedichiamoci allora alla preparazione delle Castagnole, un dolce tipico dell’Emilia Romana, sebbene la sua diffusione sia ormai a carattere nazionale. Le variazioni sul tema sono diverse, a seconda della regione di appartenenza, quindi ci scuserete se nella ricetta che segue troverete ingredienti che non avete mai utilizzato, mentre vi sorprenderete nel notare l’assenza di qualche ingrediente per voi insostituibile. In ogni caso, provate questa ricetta e poi fateci sapere cosa ne pensate in sede di commento.

Come fare l'effetto brina sulla frutta

Come fare l’effetto brina sulla frutta

Come fare l'effetto brina sulla frutta

Vi è mai capitato di osservare su frutta e dessert una specie di ghiaccio brinato? Si tratta del cosiddetto effetto brina, un sistema di decorazione alimentare che può essere usato per abbellire la frutta, i dolci e anche i fiori: insomma, tutto ciò che è plausibile che sia coperto di brina.

Generalmente, l’effetto brina viene usato per decorare la frutta e i dessert, in quanto si ottiene con prodotti commestibili, ovvero zucchero e albumi d’uovo, ma nulla vieta che possa essere usato anche per abbellire fiori o rametti. Realizzare l’effetto brina è veramente molto semplice e il risultato è altrettanto garantito; inoltre, l’effetto brina si mantiene intatto per diverse settimane, e quindi può essere preparato con un certo anticipo.

Come fare la marmellata di arance

Come fare la marmellata di arance

Come fare la marmellata di arance

Le scorte di marmellata stanno per terminare e non sapete più cosa spalmare sulle fette biscottate al mattino? E allora è il momento di approfittare della stagione propizia e del basso costo delle arance in questo periodo dell’anno per procurarci una nuova scorta di marmellata. Troppo facile recarsi al supermercato e scegliere dallo scaffale qualche barattolino, ma poi come la mettiamo con i conservanti e con il sapore non proprio gradevole, lontano parente dei prodotti preparati in casa?

Dunque bando alle chiacchiere, armiamoci di buona volontà e prepariamo la nostra marmellata di arance fatta in casa. Il procedimento non è particolarmente impegnativo e richiede solo qualche ora del vostro prezioso tempo.

Come fare l'Irish coffee

Come fare l’Irish coffee

Come fare l'Irish coffee

In questi giorni in cui il freddo si fa sentire, cosa c’è di meglio di una bella bevanda calda che oltre a scaldare sia in grado di dare un po’ di energia? Per questo scopo è sicuramente indicato l’Irish coffee, o caffè irlandese, un caffè caldo e zuccherato, corretto con l’whisky e ricoperto da uno strato di panna leggermente montata.

Ci sono diverse storie sull’invenzione dell’Irish coffee, ma una di quelle più accreditate attribuisce tale ideazione al capo barman di un bar dell’aeroporto della città irlandese di Shannon che, una notte, per riscaldare i passeggeri il cui volo era stato cancellato, preparò un caffè molto forte, zuccherato, corretto con l’whisky e ricoperto di panna.

Come evitare di piangere tagliando le cipolle

Come evitare di piangere tagliando le cipolle

Come evitare di piangere tagliando le cipolle

Gli amanti della cipolla possono tirare un sospiro di sollievo: non c’è bisogno di nascondersi dietro le maschere o di chiudere le porte ogni volta che preparate il vostro piatto preferito con questo alimento. L’effetto lacrima è indotto dai gas nocivi che fuoriescono dalla cipolla, i quali interagiscono chimicamente con gli occhi. La cipolla cruda produce un vapore chimico che si converte in acido solforico in aria, irritando le ghiandole lacrimali presenti negli occhi e provocando questa controindicazione non proprio piacevole.

Per fortuna esistono modi per evitare che ciò accada. È possibile ridurre i “singhiozzi da cipolla” modificando la preparazione e la tecnica di taglio. Vediamo di seguito come.

Come preparare la crema pasticciera

Come preparare la crema pasticciera

Come preparare la crema pasticciera

La crema pasticciera è praticamente essenziale per guarnire le crostate o anche soltanto per intingere i biscotti e deliziarsi con il suo dolce sapore. Nella sezione della cucina dedicata ai dessert, come la pasta frolla, è una grande protagonista ed, in più, ha il vantaggio di essere una ricetta semplice e veloce. Tuttavia, si contano davvero sulla punta delle dita le massaie che sanno lavorarla correttamente. Vediamo, quindi, quali sono le tecniche base per ottenere una preparazione degna di nota, senza che si creino dei grumi o che si mostri troppo liquida o, peggio, troppo asciutta. Ecco gli ingredienti e i trucchi da seguire “rubati” direttamente ai maestri pasticcieri.

Come preparare la pasta frolla

Come preparare la pasta frolla

Come preparare la pasta frolla

E’ la preparazione base per le torte e, soprattutto,  per le crostate, ma anche per i biscotti. Qualunque pasticciere direbbe che si tratta, addirittura, della lavorazione più importante in materia di dolci ed, infatti, ogni brava cuoca dovrebbe saperla preparare. Questo anche se la vostra principale passione sono i dessert al cucchiaio come i tiramisù o la zuppa inglese. Se decidete di ritagliare per voi un’oretta libera per dedicarvi alla cucina, vi serve però qualche utile consiglio per ottenere un ottimo risultato finale. Gli ingredienti di seguito riportati, si riferiscono ad una crostata di non più di dieci porzioni o a dodici biscotti.

Come friggere in modo leggero

Come friggere in modo leggero

Come friggere in modo leggero

Che la frittura sia uno dei metodi di cottura meno salutari è risaputo, tuttavia, se non si hanno particolari problemi di peso o di salute, si può mangiare il fritto una volta alla settimana senza troppi danni, a patto di rispettare alcune regole per una frittura leggera e sana.

L’elemento più importante affinché la frittura sia leggera e sana è la scelta dell’olio: quello migliore per friggere è senza dubbio l’olio extravergine d’oliva, mentre fra quelli di semi, l’unico indicato alla frittura è quello di arachidi, perché resiste bene alle alte temperature. Non utilizzate l’olio di semi di girasole e usate sempre olio nuovo senza riciclarlo.

Per friggere l’ideale è usare una padella alta con cestello oppure una friggitrice elettrica, anche se per i cibi bassi, come le cotolette, le fette di verdure o il pesce può andare bene anche una padella dai bordi bassi purché con molto olio.

Come fare la glassa

Come fare la glassa

Come fare la glassa

Per guarnire torte e bignè non c’è niente di meglio della glassa. Già, ma come si prepara questa crema semitrasparente che le brave cuoche portano sempre in tavola, arricchendo dessert squisiti? Niente paura, vi spieghiamo noi come realizzare in poco tempo e, soprattutto, in modo piuttosto semplice una delizia che deriva dal francese e letteralmente significa ghiaccio, da “glace”. In effetti, a ben guardare, l’effetto finale pur non avendone la consistenza, è lucido come l’acqua a basse temperature. Potete aggiungerla nei biscotti, completando con gli zuccheri colorati che tanto attirano i bambini o nelle torte stesse e l’effetto, estetico e culinario, sarà sempre garantito. Il suo aspetto solido e duro, è solo una impressione, perchè si scioglie facilmente in bocca lasciando un retrogusto dolce e intenso.

Come fare un liquore agli agrumi

Come fare un liquore agli agrumi

Come fare un liquore agli agrumi

I liquori fatti in casa assumono un sapore particolare sia per la quantità degli ingredienti usati, sia per l’assenza di conservanti. Volete mettere poi la soddisfazione finale nel dire “l’ho fatto io”, mentre offrite un bicchierino ai vostri amici? E allora andiamo a vedere come preparare un liquore in casa, utilizzando i frutti di stagione, in particolare gli agrumi, utili anche per combattere i malanni tipici del periodo invernale.

La preparazione è abbastanza semplice e non richiede competenze particolari nell’arte culinaria. Tutto ciò che serve è la dose giusta di tutti gli ingredienti ed un pizzico di buona volontà che verrà certamente ripagata dal risultato finale.

Come depurarsi dopo le feste natalizie

Come depurarsi dopo le feste natalizie

Come depurarsi dopo le feste natalizie

Le festività natalizie hanno messo a dura prova il nostro stomaco, tra pranzi, cene, spuntini fuori pasto, torroni, panettoni ed ogni sorta di dolce tradizionale. E l’abbuffata non è ancora finita, considerando che tra poche ore ci sarà il cenone di Capodanno, il modo migliore per dare l’addio al 2010 a tavola, tra lenticchie e cotechini, zamponi, salsicce e brindisi fino a tarda notte.

Dateci dentro finché potete, ma da domani sarà meglio stare lontani dagli abusi, se non si vuole correre il rischio di arrivare alla fine del mese con molti chili in più, messi proprio lì, dove gli occhi curiosi si posano. In attesa di rimettersi in riga con l’alimentazione, sarebbe comunque importante seguire una dieta depurativa, in modo che il corpo abbia il tempo di smaltire tutti gli eccessi delle festività natalizie. Come fare?

Come fare il carbone dolce

Come fare il carbone dolce

Come fare il carbone dolce

Fra qualche giorno sarà la festa dell’Epifania e le calze dovranno essere riempite di dolci e leccornie varie; secondo la tradizione, infatti, la notte del 6 gennaio la Befana entra nelle case e lascia all’interno delle calze, tanti dolci per i bambini buoni, mentre fa trovare il carbone a quelli che sono stati un po’ dispettosi.

Siamo proprio sicuri che i destinatari delle vostre calze siano stati veramente buoni? Forse un po’ di carbone se lo meritano! Ovviamente non il carbone del caminetto ma quello dolce che, nonostante si possa facilmente acquistare al supermercato, potete provare a fare a casa con pochi ed semplici ingredienti: a parte il colorante alimentare, il carbone dolce è praticamente solo acqua, zucchero e un cucchiaio di alcool per dolci.

Ricetta del carbone dolce

Ingredienti: 200 g. di zucchero semolato, 200 g. di acqua, un cucchiaio di albume d’uovo, qualche goccia di succo di limone, un cucchiaio d’alcool per dolci, 100 g. di zucchero a velo, colorante alimentare nero o del colore che preferite per realizzare il “carbone colorato”.